Bio

 

Ho iniziato nel 1976 fotografando ogni tipo di soggetto, come credo accada ad ogni persona che si avvicina alla fotografia. Ho fatto tante foto, prevalentemente in bianco e nero, perché volevo gestire in prima persona il processo che conduce alla realizzazione dell’immagine e la camera oscura mi affascinava. Inoltre dedicarsi al colore era in quel periodo tecnicamente più complesso.
Nel 2004 mi sono avvicinato alla foto digitale, all’inizio con un po’ di diffidenza e scetticismo, poi gradualmente ho capito il grande potenziale di questa nuova tecnologia. Si è aperto un nuovo orizzonte, un qualcosa che mi ha permesso di esprimere quello che prima del digitale avevo solo in mente e non riuscivo a tradurre nella realtà.
Fin da ragazzo sono sempre stato affascinato dai viaggi, negli ultimi anni ho visitato diversi paesi e scattato migliaia di foto. Il viaggio nasce sempre dal desiderio e dalla curiosità. Si inizia a viaggiare con la mente, ancor prima di partire. Nel momento in cui arriviamo in un Paese che non conosciamo, la realtà è spesso diversa da quello che ci eravamo immaginati, ma non è assolutamente una cosa negativa, anzi, ma uno stimolo in più che fa crescere la voglia di conoscenza.
Quando arrivo in luogo che non conosco raramente inizio a scattare, a meno che qualcosa non mi colpisca così d’impatto. Nei primi giorni cerco di capire come muovermi, devo calarmi completamente nell’ambiente, nel territorio del Paese chi mi ospita, e per farlo vado in mezzo alla gente. I mercati sono una fonte inesauribile di volti, colori, profumi e spesso cattivi odori e di spiacevoli sensazioni,  ma sono la rappresentazione vivente di un mondo tanto diverso dal nostro, di modi di vivere e consuetudini che stupiscono e incuriosiscono allo stesso tempo.
Col passare del tempo la fotografia è diventata per me una necessità, un desiderio, una passione che ti prende e non ti lascia più. Il bisogno di esprimere attraverso l’obiettivo, quello che vedo, le sensazioni che avverto che mi avvolgono, un mix di stati d’animo, anche contrastanti tra loro. Se anche per una volta, riesco a trasmettere con una foto tutto questo, ho raggiunto il mio scopo. Una bella foto nasce sempre da una emozione !

L’Europa l’ho girato un po’ tutta, ma prediligo i paesi lontani, per lontani non intendo solamente dal punto di vista geografico. Ma diversi dal nostro mondo, ove le persone conservano ancora una propria identità culturale, dove gli usi le tradizioni non sono state ancora contaminate dalla “civiltà” occidentale, e il turismo è arrivato, ma in misura marginale e non ha ancora mercificato e distorto certe realtà e dove ancora le persone sono vere.
Non mi sono mai considerato un turista, ma un viaggiatore. Perché il turista è colui che viene preso per mano e guidato attraverso un percorso pianificato, molto spesso lontano dalla vita di ogni giorno, dove si tende a far vedere le cose belle e si nascondono situazioni scomode. Il viaggiatore invece cerca di vedere la realtà, che spesso si nasconde dietro le apparenze e i luoghi comuni, non si accontenta, ma cerca di scoprire il più possibile e si cala ed esplora in profondità.
Spesso sono stato testimone di situazioni difficili, fatte di miseria, privazione e di uomini che non vivono, ma cercano di sopravvivere in condizioni assurde. Quando ti trovi di fronte a tutto questo, inizi a riflettere e pensi di come nel nostro mondo esistano grandi ingiustizie e allora la fotografia assume un valore di testimonianza del nostro tempo. Il reportage è il genere di fotografia che prediligo e che trovo più congeniale e al quale mi sono dedicato con tanta passione ed impegno.

Mostre

  • 2011: Ai confini del mondo, Galleria Europa. Lido di Camaiore (LU)
  • 2011: Riomagno Fotografia (Mostra collettiva) Seravezza (LU)
  • 2012: Riomagno Fotografia (Mostra collettiva) Seravezza (LU)
  • 2012: Viareggio (Mostra collettiva). Palazzo Paolina. Viareggio (LU)
  • 2013: Frammenti di viaggio, Fortino Leopoldino Forte dei Marmi (LU)
  • 2014: 1×1 (Mostra collettiva). Palazzo Panichi Pietrasanta (LU)
  • 2014: Going to East, Villa Paolina. Viareggio (LU)
  • 2014: Riomagno Fotografia (Mostra collettiva)
  • 2014: Going to East, La Fenice. Mirandola (MO)
My approach to photography began in 1976 and like anyone, I  believe, in the case of photography, I  took lots of pictures, any kind of subjects, and because I liked to manage the process involved in the realization of the image, most of them were in black & white. I was also fascinated by the darkroom for developing and besides at the time, the color was much more complex.
It was 2004 when I started doing digital photographs, defensive and skeptic at first but realizing the great potentials of the new technology. In fact, once I overcame my doubts, it was like being able to express whatever before the digital was in my mind but unable to bring it to reality.  A new horizon opened for me.
Certainly we lost some of the poetry since now the computer took the place of the darkroom, but we gained enormously in image management.
During recent years I’ve visited many parts of the world, I’ve always liked to travel and took thousands of pictures. I believe the journey starts in our minds with the curiosity and desire to get to know other cultures, and the reality we find in places we visit is often very different from what we expected, which in my opinion is a motivation to increase our craving for knowledge.
When I visit a new Country I hardly ever shoot for the first few days, unless something really catches me. I always go where the locals are, I spend time with them, I try to understand how to get around, how to meet people and for me the local market is the best place. There you find colors, aromas, expressive faces, even unpleasant sensations. But it represents the reality of a world very much different from ours, different ways of life, astonishing but which excite curiosity at the same time.
In time, photography became a passion, a necessity to express what I see and feel through the lens. Even if only once I am able to communicate all of this, I’ve reached my purpose. A beautiful picture always begins with an emotion!
I’ve traveled all through Europe, but my preference goes for faraway places, and I don’t mean only geographically, but far from our world, where traditions and customs are still untouched by civilization and tourism is very marginal. I consider myself a traveler, not a tourist, having no desire to let someone show me only the nice ,hiding awkward situation and reality. I often  found myself witness of very difficult situations, poverty and deprivations and people who try to survive in absurd conditions. All this always makes me think of the injustices existing in the world and therefore photography becomes of value as a witness of our times.
Reportage is what I prefer and dedicated myself to with passion and commitment.

Exibitions

  • 2011: Ai confini del mondo, Galleria Europa. Lido di Camaiore (LU)
  • 2011: Riomagno Fotografia (Mostra collettiva) Seravezza (LU)
  • 2012: Riomagno Fotografia (Mostra collettiva) Seravezza (LU)
  • 2012: Viareggio (Mostra collettiva). Palazzo Paolina. Viareggio (LU)
  • 2013: Frammenti di viaggio, Fortino Leopoldino Forte dei Marmi (LU)
  • 2014: 1×1 (Mostra collettiva). Palazzo Panichi Pietrasanta (LU)
  • 2014: Going to East, Villa Paolina. Viareggio (LU)
  • 2014: Riomagno Fotografia (Mostra collettiva)
  • 2014: Going to East, La Fenice. Mirandola (MO)

 

2014 International Photography Camp 3rd Edition
ART IMAGE, ARAD, ROMANIA